Geografia

San Vincenzo è situato sul mar Tirreno, nel tratto di costa a sud di Livorno, che prende il nome di Costa degli Etruschi e che si estende dal capoluogo fino a Piombino, alle soglie della Maremma grossetana; è delimitato a nord dal comune di Castagneto Carducci e a sud dal Parco costiero di Rimigliano e dal comune di Piombino.

Nel suo entroterra si estende la Val di Cornia.

 

Storia

Dall'antichità all'Unità d'Italia

Antichi studi hanno rilevato che San Vincenzo fu abitato fin da età antichissima; infatti le prime tracce di presenza umana risalgono al periodo paleolitico, ciò favorito dalla posizione tra le Colline Metallifere e i fiumi Cecina e Cornia.

Il toponimo è attestato per la prima volta nel 1285 con il nome di Torre di San Vincenzo, dal nome di una torre costiera costruita dai pisani, tutt’oggi esistente e di proprietà comunale. La torre faceva parte di una serie di fortificazioni costiere e vedette dislocate sul territorio, costruite al fine di proteggere questi luoghi dagli attacchi dei pirati. Sembra che questa torre prendesse a sua volta nome da una chiesa intitolata a San Vincenzo posta nelle vicinanze[1].

La posizione strategica del paese non sfuggi agli Etruschi, che la popolarono intensamente, sia per la vicinanza con Populonia, conosciuta a quel tempo come Lucumonia, sia per la presenza di minerali e grandi foreste, tra il IX secolo a.C. e il V secolo a.C., fu infatti il fulcro di un'intensa attività mineraria.

Successivamente, fu conquistata dai Romani, i quali vi fecero passare la Via Aurelia, e molto probabilmente vi costruirono un villaggio ed un approdo.

A seguito di innumerevoli invasioni dei barbari, i Longobardi costruirono, su un imponente collina, il Castello di Biserno (nelle attuali cave di San Carlo), castello che, con l’avvento degli imperatori germanici, passò sotto la proprietà dei Conti della Gherardesca.

Nel 1304 il paese fu parzialmente distrutto dalla Repubblica di Pisa, la quale iniziò la costruzione della Torre Costiera, tale costruzione, dette il via alla formazione del primo agglomerato abitato.

Nel 1406, a seguito della caduta di Pisa, la comunità passò sotto il dominio fiorentino, entrando a far parte dell’attiguo Comune di Campiglia Marittima

Proprio sotto la locale Torre Costiera, ebbe luogo il 17 agosto 1505, la “Battaglia di San Vincenzo”, ove le milizie fiorentine sconfissero Bartolomeo d'Alviano comandante di un esercito di ventura, accorso in aiuto dei ribelli pisani. L'episodio storico venne immortalato dal Vasari ne "La Sconfitta dei pisani a San Vincenzo", del 1567, particolare dell'affresco del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, facente parte di un ciclo pittorico sulle gesta della famiglia Medici.

A seguito di ciò le sorti di San Vincenzo seguiranno quelle del Granducato di Toscana fino all’Unità d'Italia.

 

Secondo dopoguerra

San Vincenzo è divenuto Comune autonomo e indipendente da Campiglia Marittima attorno all’anno 1949, con Decreto del Presidente della Repubblica n. 414 del 3 giugno 1949. Nel 1949 venne eletto come primo sindaco di San Vincenzo, Osvaldo Mischi, al quale è stata recentemente intitolata la piazza prospiciente il Municipio.

 

Eventi recenti

San Vincenzo è oggi uno dei centri turistico-balneari più attrezzati della Toscana continentale, che ne fa il capoluogo turistico della Val di Cornia e uno dei centri più frequentati della Costa degli Etruschi.

Sia nel 2006, nel 2007 e nel 2008 è stato insignito della Bandiera Blu.

Il porto turistico del paese è attualmente in fase di ampliamento, con l'obiettivo di farlo diventare uno dei più importanti della zona; i lavori dovrebbero terminare entro il 2009 ma, proprio in virtù di tale progetto, e della frenetica espansione edilizia degli ultimi anni, l'amministrazione comunale ha ricevuto sia nel 2006 che nel 2007 la bandiera nera da Legambiente

Con sentenza del TAR della Toscana del 29 novembre 2007, depositata il 6 febbraio 2008, sono stati dichiarati illegittimi e quindi annullati tutti gli atti autorizzativi del nuovo porto. Grazie alla sospensiva ottenuta dal Consiglio di Stato, il Comune ha potuto riprendere i lavori, ma, in attesa della sentenza definitiva, la situazione resta estremamente confusa ed incerta.

 

Luoghi d'interesse

Vista del corso principale del paese
  • Parco naturale costiero di Rimigliano
  • Chiesa di San Vincenzo Ferreri

Il Mare

Oltre alle spiagge e le attività balneari, San Vincenzo offre numerosi spunti per gli appassionati di subacquea, nelle sue acque infatti durante i due conflitti mondiali, numerose navi hanno trovato la loro ultima dimora, tra queste la rinfusiera Capacitas, il Caboto e la vedetta dragamine G32 affondata nel 1917.

Cultura

Manifestazioni

Il paese è stato arrivo e partenza del Giro d'Italia nel 1971, delle tappe Orvieto – San Vincenzo, vinta da Felice Gimondi, e San Vincenzo – Casciana Terme e arrivo della 9° tappa (Civitavecchia – San Vincenzo) del Giro d'Italia nel 2008 vinta da Daniele Bennati.

Personalità legate a San Vincenzo [modifica]

  • Giampaolo Talani, pittore.
  • Fulvio Pierangelini, chef.
  • Walter Mazzarri, allenatore di calcio.
  • Ivio Barlettani, giornalista.

Economia

L'economia del comune si basa soprattutto sul turismo estivo, favorito dalla presenza di una lunga spiaggia sabbiosa e di un'ottima ricettività in termini di alberghi e villaggi turistici, spesso dotati dei servizi di animazione. Al 2008 risultava in fase di ampliamento il locale porto turistico.

Sia nel 2006, nel 2007 e nel 2008 è stato insignito della Bandiera Blu, premio che ne fa uno dei migliori luoghi turistico-balneari della Toscana, assieme all'Isola d'Elba, alla Versilia e alla zona dell'Argentario.

A San Vincenzo ha inoltre sede uno dei migliori ristoranti d'Italia, "Il Gambero Rosso", come testimoniato dai riconoscimenti riportati nelle maggiori pubblicazioni del settore.

È inoltre presente da anni, nella frazione di San Carlo, un'ampia cava di proprietà della multinazionale Solvay Group, con impianti principali nei paesi limitrofi.